«La mia pescheria a novembre del 2016 è stata distrutta dall'alluvione, ho subito danni per circa 200 mila euro, non ho potuto lavorare per 20 mesi, ma oggi sono qui e mi sono anche laureata in lingue. Ce la faremo tutti». È un messaggio di speranza, una vera e propria iniezione di fiducia quella che arriva da Ezia Certa che proprio in questa sessione di laurea anche se rimanendo a casa e grazie al computer è riuscita a completare gli studi universitari. Una tra le storie che hanno destato maggiore attenzione tra quelle dell'alluvione del 2016 che ha causato danni gravissimi in città è stata proprio quella di Ezia Certa perché fatta di rabbia per quanto accaduto, ma anche di capacità di sapere reagire, rimboccarsi le maniche e riprendere, nonostante mille traversie, il cammino bruscamente interrotto. La furia delle acque che arrivavano dal torrente Cansalamone ha provocato l'allagamento della sua pescheria, distruggendo ogni cosa all'interno del locale e mettendo a rischio la sua stessa vita. L'articolo di Giuseppe Pantano nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia