La pittura di Vincenzo Nucci "è un gesto di grande spiritualità". Questa è la nuova chiave di lettura simbolica che ne dà il critico d'arte Tanino Bonifacio, uno dei curatori della mostra del grande maestro saccense scomparso nel 2015. In occasione dell'inaugurazione della mostra «Nucci, una retrospettiva, opere 1985-2015», nella Casa Museo Scaglione, Tanino Bonifacio, nella sua prolusione inaugurale, ha voluto fortemente sottolineare la necessità di una rilettura simbolica dell'intera opera pittorica di Nucci. Bonifacio è stato anche alunni di Nuccio all'istituto d'arte di Sciacca. Secondo Tanino Bonifacio «bisogna andare oltre il recinto claustrofobico della definizione della pittura di Nucci quale pittura meramente mediterranea, che racconta del paesaggio mediterraneo». Per il critico d'arte tutta la pittura di Nucci è fondata su un'idea e un forte sentimento spirituale, anzi essa è costruita con elementi iconografici chiaramente spirituali che, in particolare, prendono corpo nella palma. L'articolo completo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia di oggi.