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S'insedia il consiglio del Parco archeologico di Agrigento, scatta la polemica

Si è insediato ufficialmente il nuovo Consiglio del Parco archeologico e paesaggistico Valle dei templi di Agrigento, presieduto da Bernardo Agrò e composto dal sindaco di Lillo Firetto, dal soprintendente ai Beni culturali, Michele Benfari, dagli esperti Luigi Troja e Heinz - Jurgen Beste, quest'ultimo autore di illuminate letture di ritrovamenti e grande riferimento internazionale per la ricerca e lo studio dei beni archeologici, dal direttore del Parco, Roberto Sciarratta. Fanno inoltre parte del tavolo Fabio Amato per i Gruppi Archeologici d' Italia, Salvo Barrano dell'Associazione Nazionale archeologi, Vincenzo Piazzese dell'Archeoclub d'Italia.

Ma contro la scelta del presidente della Regione, Nello Musumeci, ha espresso disappunto l'associazione Italia Nostra. "Ricordiamo molto bene l'intervento di Sebastiano Tusa, lo scorso 18 gennaio 2019, presso Casa Sanfilippo, sede del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento - dicono Leandro Janni, presidente regionale e Adele Falcetta, presidente della sezione agrigentina di Italia nostra. Il tema dell'incontro pubblico organizzato dal FAI era: “Il futuro dei paesaggi. Idee e prospettive a partire dalla “Carta nazionale del paesaggio”".

"Tra gli intervenuti anche Ilaria Borletti Buitoni. Il compianto assessore regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana Sebastiano Tusa sintetizzò magistralmente lo stato dell'arte per quanto riguarda la gestione del patrimonio culturale siciliano, indicando alcune linee strategiche e programmatiche. A proposito di paesaggio, egli citò più volte il lungo e prestigioso impegno di Italia Nostra e, ovviamente, il peculiare impegno del Fai". Italia nostra, in sostanza non è stata inserita nel Consiglio del parco e rivendica la titolarità delle proprie azioni.

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