Presentato l'intervento di restauro finanziato dal Fondo Edifici di Culto del Ministero dell'Interno e diretto dalla Soprintendenza, che ha permesso di riconsegnare dopo 10 anni di chiusura la chiesa del Carmine di Licata alla fruizione dei cittadini e al culto dei fedeli.
L'intervento di messa in sicurezza e restauro conservativo ha riguardato particolarmente la copertura dell'edificio sacro che ha previsto il recupero delle capriate originali, mantenendo così quanto più integra possibile la memoria storica della fabbrica della chiesa. Inoltre è stato consolidato e riqualificato l'interno della chiesa e sono state messe in sicurezza e restaurate alcune decorazioni a stucco.
L'iniziativa è dunque frutto della sinergica collaborazione tra la Soprintendenza di Agrigento, la Prefettura di Agrigento, l'Ufficio Beni Culturali ed Ecclesiastici dell'Arcidiocesi di Agrigento. La restituzione del monumento alla città avverrà alla presenza del cardinale Francesco Montenegro, il Prefetto di Agrigento, il Soprintendente per i beni culturali e ambientali Michele Benfari, il dirigente della sezione per i beni architettonici e storico-artistici Bernardo Agrò, il direttore dell'ufficio beni culturali ecclesiastici Giuseppe Pontillo e il Sindaco di Licata.
Verranno illustrati a seguire e nei giorni successivi attraverso un percorso guidato, gli interventi strutturali già effettuati e il programma di restauro conservativo previsto per le prestigiose opere d'arte che la chiesa custodisce.
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