AGRIGENTO. «Essere tra le finaliste è una bellissima notizia che premia le scelte culturali di una città che, già da venti anni, è Patrimonio dell’Umanità, ma non possiamo fermarci alla 'semplicè nomination. Agrigento ha, infatti, tutte le carte in regola per diventare, nel 2020, 'Capitale italiana della culturà. Candidarla è stata un’ottima intuizione.
I presupposti storici, artistici e culturali ci sono tutti: i suoi palazzi, i suoi monumenti, le sue ville, il suo Parco archeologico, caratterizzato da un eccezionale stato di conservazione. E ancora gli importanti templi dorici del periodo ellenico, così come le recenti scoperte dei resti del teatro greco dell’antica Akragas». Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, alla vigilia della decisione, da parte del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, che proclamerà quale tra le dieci città italiane rimaste in corsa prenderà il testimone da Palermo. "Voglio esprimere al sindaco Firetto, e a tutto lo staff di altissimo livello che lo sta supportando in questa meravigliosa competizione - continua - la vicinanza e l’appoggio del governo regionale, con l’auspicio che un’altra città siciliana, dopo Palermo, possa fregiarsi di un riconoscimento prestigioso come questo».
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