LAMPEDUSA. Sono stati poco più di 8 mila in quattro mesi - dal 3 giugno al 3 ottobre - i visitatori del Museo della fiducia e del dialogo nel Mediterraneo.
Fra gli otto mila che hanno lasciato una firma ed un commento sul registro dei visitatori, a Lampedusa si parla ancora delle parole di un bambino di Lecce: «Spero che Ad All stia sempre bene!».
Ad All è il fratello di una delle vittime del naufragio del 3 ottobre. È un giovane che sa disegnare e che disegnò, per Lampedusa, su un pannello le torture che subiscono i ragazzi eritrei che scappano. Pannello che venne posizionato all'ingresso del museo della fiducia e del dialogo nel Mediterraneo e che colpì appunto il piccolo di Lecce.
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