LICATA. Due buone notizie sui beni culturali di Licata, considerato la difficilissima stagione che stanno vivendo in città monumenti e siti archeologici, sono quasi un miracolo. Eccole: ieri mattina una parte del gruppo di turisti che la scorsa settimana era stata coinvolta nell' incidente della Grangela (dove erano finiti sul fondo dell' ipogeo a causa del crollo della scala ed erano rimasti contusi) ha ripreso il tour dei monumenti licatesi che era in corso il giorno del crollo.
«Ci hanno cercati dice Fabio Amato, presidente dell' associazione Finziade che gestisce la Grangela ed altri siti - chiedendoci di poter visitare gli altri monumenti licatesi che fanno parte dell' escursione che noi svolgiamo. Siamo stati ben contenti di guidarli nelle due mostre che abbiamo allestito nel chiostro di Sant' Angelo. Evidentemente hanno compreso che quello della Grangela è stato solo un incidente, ma Licata è talmente ricca di monumenti che è un peccato non visitarli tutti».
Ed a proposito di siti importanti la notizia del giorno è certamente costituita dall' annuncio dato ieri da Vincenzo Ripellino, assessore comunale ai Beni Culturali: il prossimo 23 giugno il museo archeologico, chiuso ormai da oltre sette anni, riaprirà al pubblico, tornando a mostrare i tesori ai licatesi ed ai turisti.
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