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Nessuna traccia di Marianna, a Favara le ricerche non si fermano

I volontari continuano a setacciare il vallone per trovare la donna di 38 anni travolta durante il nubifragio. In azione anche i mezzi per rimuovere fango e detriti

Nessuna traccia ancora, dopo undici giorni di ricerche, di Marianna Bello, la donna di 38 anni, madre di tre bambini, dispersa dal primo ottobre dopo essere stata travolta dal violento corso d’acqua che ha devastato Favara.

I cani molecolari dei carabinieri del centro di Firenze, il pastore tedesco «Ula» e il pastore belga «Klaus», ieri a metà mattinata sono stati portati per un’altra emergenza a Viterbo. Torneranno a Favara lunedì mattina. Intanto le squadre di soccorritori, vigili del fuoco, Protezione civile regionale e volontari, continuano le ricerche nel vallone, perlustrando sponde, anfratti e canneti fino alle pozze d’acqua. I mezzi per il movimento terra rimuovono fango e detriti mentre le ricerche in mare restano marginali. In azione droni, elicotteri, robot utilizzati per esplorare le fognature e unità cinofile specializzate.

Il sindaco di Favara, Antonio Palumbo, presente alle operazioni sin da quando Marianna è stata travolta da quello che era un vero e proprio fiume in piena, ha chiesto lo stato di calamità.

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