Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Relitto misterioso tra Lampedusa e Lampione: cilindro con logo israeliano in mare

Un grosso cilindro metallico lungo circa cinque metri e con un diametro di un metro e mezzo è stato avvistato ieri pomeriggio in mare, a otto miglia da Capo Ponente, tra le isole di Lampione e Lampedusa. A individuarlo è stato l’equipaggio del motopeschereccio Andrea Doria, che ha subito dato l’allarme.

Sul posto è intervenuta una motovedetta della Guardia costiera, che ha verificato come sul relitto fossero presenti un logo della Space Administration israeliana (Minhalat HaHalal, ente che dipende dal ministero della Difesa e che si occupa dello sviluppo di missili balistici e satelliti) e una scritta in ebraico.

I controlli effettuati fino a tarda sera hanno escluso la presenza di tracce di materiale esplosivo o radioattivo. Secondo le prime ipotesi, potrebbe trattarsi del residuo di un satellite oppure di un serbatoio supplementare di un aereo.

L’area è sotto monitoraggio della guardia costiera di Lampedusa, in attesa delle decisioni sulle operazioni di recupero.

Bevilacqua (M5S): la Difesa spieghi

«Dopo la segnalazione di aerei spia israeliani in volo sul canale di Sicilia, di strani raggi nel cielo e di forti boati, la notizia del ritrovamento al largo di Lampedusa del rottame di un missile delle forze spaziali israeliane. Tutto questo suscita preoccupazione, tantopiù perché tutto questo accade proprio mentre dalle coste siciliane è prevista la partenza della Sumud Flotilla per Gaza: una coincidenza inquietante. Il Movimento 5 Stelle pretende chiarimenti immediati dal Ministero della Difesa italiano su questi accadimenti e per questo depositerò un’interrogazione urgente al Senato». Lo dice la senatrice M5s siciliana Dolores Bevilacqua.

Il sindaco di Lampedusa: non fare allarmismo

«È stata esclusa la presenza di qualsiasi traccia di materiale esplosivo o radioattivo. Dalle prime verifiche tecniche, l’oggetto sembrerebbe riconducibile a un serbatoio supplementare di carburante per aerei, e non a un ordigno militare attivo né tanto meno a un missile spaziale». Lo dice il sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino, in merito all’oggetto metallico galleggiante avvistato ieri nei pressi dell’isolotto di Lampione.

«Trovo gravissime e del tutto irresponsabili - dice Mannino - le dichiarazioni pubblicate dalla senatrice del Movimento 5 Stelle Dolores Bevilacqua che ha parlato pubblicamente, senza alcun riscontro ufficiale, di 'missile israelianò e ha ipotizzato nessi con scenari internazionali altamente sensibili, creando un procurato allarme tra la popolazione e potenziali danni irreparabili all’immagine, alla sicurezza e alla serenità dell’isola che rappresento. Lampedusa e Linosa meritano rispetto - reclama il sindaco - . I cittadini, i turisti, gli operatori economici e tutte le persone che vivono o visitano queste isole non possono essere oggetto di strumentalizzazioni politiche o speculazioni fantasiose, tanto più se provenienti da chi ricopre ruoli istituzionali nel Parlamento della Repubblica».

I componenti dell’amministrazione comunale delle Pelagie, alle prese con centinaia di telefonate di isolani e persone che vogliono sapere quale sia effettivamente la  situazione, «riservandosi ogni azione per tutelare l’immagine e la sicurezza del territorio, rivolge un richiamo forte al senso di responsabilità, alla continenza comunicativa e al rispetto della verità dei fatti».

Caricamento commenti

Commenta la notizia