
Duro colpo alla mafia italo-canadese di origine agrigentina. Sono stati arrestati a Montréal il presunto boss Leonardo Rizzuto, 56 anni, originario di Cattolica Eraclea, e altri dieci affiliati al clan italo-canadese. Altri cinque indagati, sfuggiti alla cattura, sono ricercati. Tra gli arrestati dell’operazione «Alliance», ritenuta dalla polizia canadese la più importante degli ultimi dieci anni, condotta con la collaborazione del killer «pentito» Frédérick Silva, anche altre persone di origini cattolicesi, come Vito Salvaggio, 50 anni, e Nicola Spagnolo, 50 anni, entrambi insieme a Leonardo Rizzuto nel suo recente viaggio a Cattolica Eraclea durante la Settimana Santa.
In manette sono finiti anche Stefano Sollecito, 57 anni, ritenuto co-leader dell’organizzazione accanto a Rizzuto. Gli altri arrestati sono: Davide Barberio, 45 anni; Pietro D’Adamo, 54 anni; Michel Cliche, 54 anni; Patrick Gilbert, 51 anni; Daniele Guarna, 45 anni; Richard Larivière, 57 anni; Darius Perry, 27 anni. Cinque indagati sono ancora ricercati: Sacha Krolik, 56 anni; Pierry Philogène, 38 anni; Mario Sollecito, 54 anni; Gianpietro Tiberio, 52 anni; Jean-Ismel Zéphyr, 46 anni.
Leonardo Rizzuto, figlio del defunto «padrino» Vito Rizzuto, e il suo entourage, sono accusati di omicidio e associazione a delinquere.
Secondo la polizia canadese gli arrestati sono coinvolti nella morte di Lorenzo Lo Presti, originario di Cattolica Eraclea, e hanno cospirato per uccidere Giuseppe Renda (anche lui di origini cattolicesi), Moreno Gallo, Antonio Vanelli, Joseph Di Maulo, Salvatore Montagna e Antonio Pietrangelo e Raynald Desjardins. Tutti gli indagati si sono dichiarati non colpevoli.
Leonardo Rizzuto, proprio nelle scorse settimane, si trovava a Cattolica Eraclea, per la terza volta nel giro di pochi anni. Forse un vero e proprio viaggio d’affari. Sul piano criminale, probabilmente, momento propizio per stringere nuove alleanze, mettere a punto nuove strategie, chiedere «consigli» come nel viaggio che Leonardo Rizzuto fece in Sicilia nel 2023, dopo che tentarono di ucciderlo in un agguato a Montréal.
Il boss Leonardo Rizzuto e i suoi «fedelissimi» hanno incontrato a Cattolica Eraclea amici, parenti, conoscenti, professionisti, imprenditori, rappresentanti istituzionali; avrebbero avuto modo di rafforzare vecchie relazioni, creare nuovi rapporti, parlare di affari, avviare trattative. Tutto alla luce del sole. In tanti pronti a fare affari con i dollari canadesi, a vendere terreni situati, a quanto pare, tra Torre Salsa, Bovo Marina, Eraclea Minoa, la foce del Platani, Borgo Bonsignore.
Il clan Rizzuto ha sempre suscitato gli interessi investigativi anche in Italia, con diverse inchieste portate avanti dalla Dia.

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