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Partorisce su una piattaforma petrolifera, portata a Lampedusa

La nave Aurora della Ong Sea Watch si sta recando nella vicinanze della piattaforma petrolifera Miskar per prestare soccorso ai naufraghi che, da quattro giorni, hanno trovato lì riparo. Lo si apprende da fonti della stessa Ong, 4 Marzo 2025. ANSA/US

Non appena l’hanno individuata l’equipaggio del veliero Astral l’ha subito avvolta in una coperta. Aveva appena due giorni di vita. La madre, una donna eritrea, l’ha partorita venerdì scorso, tra i tubi arrugginiti di una piattaforma petrolifera, abbandonata in mezzo al mare. In questo groviglio di ferro avevano trovato rifugio lei e altri 53 connazionali, tra cui un’altra donna con una neonata partorita durante la traversata, dopo il naufragio del gommone con cui erano partiti dalla Libia tre giorni giorni prima.

«È stato un salvataggio complesso - raccontano gli operatori umanitari di Astral - Questa è l’ennesima tragedia scampata che ci colpisce terribilmente data anche la presenza di due neonate e due bambini. Se non fossimo intervenuti, grazie alle segnalazioni che abbiamo ricevuto da Alarm Phone e successivamente dall’aereo Seabird, sarebbe stato l’ennesimo racconto di morti».
Durante la navigazione verso Lampedusa - dove dovrebbe arrivare questa sera - il veliero s’è imbattuto in un altro gommone sgonfio con a bordo 109 persone, quattro delle quali erano cadute in acqua e salvate da Open Arms che ha lanciato giubbotti salvagente. La ong spagnola ha aspettato poi l’arrivo della nave Louise Michel che ha provveduto a soccorrere i 109 migranti ed è in viaggio verso un porto sicuro; tra loro 10 bambini e otto donne.

A Lampedusa, intanto, si sono registrati tre sbarchi, per un totale di 177 persone. A soccorrere i natanti - salpati da Zuara, Zawia e Tripoli in Libia - sono state le motovedette di capitaneria e guardia di finanza. I gruppi, composti da bengalesi, sudanesi, egiziani, pakistani, somali, gambiani e guineani sono stati trasferiti nell’hotspot dove, al momento, ci sono 250 ospiti. Due degli 88 migranti sbarcati a Lampedusa, con il primo intervento sono stati portati al poliambulatorio perché intossicati per avere inalato idrocarburi. E rimane fermo nel molo commerciale di Lampedusa il veliero della ong Nadir, che venerdì scorso aveva soccorso 112 migranti in acque Sar libiche. Al comandante è stato notificato un verbale di illecito amministrativo elevato perché non avrebbe comunicato immediatamente le operazioni di soccorso ai centri di coordinamento di Libia e Tunisia, competenti per area marittima. Alla ong tedesca viene contestato anche di avere eluso le direttive del ministero dell’Interno che aveva assegnato, quale pos di sbarco, Porto Empedocle.

Domani arriverà sull’isola una delegazione di Fratelli d’Italia, composta dai capigruppo di Camera e Senato Galeazzo Bignami e Lucio Malan, i responsabili di dipartimento Giovanni Donzelli, Francesco Filini, Sara Kelany e Arianna Meloni, i vice presidenti Augusta Montaruli, Salvatore Sallemi e Marco Scurria, e il senatore Roul Russo. Incontreranno il sindaco e la guardia costiera, poi le visite all’hotspot, al cimitero dei barchini e al poliambulatorio.

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