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Beato Livatino, corpo esposto a Canicattì: poi sarà visibile solo tre giorni l’anno

È stato esposto ai fedeli il corpo del Beato Rosario Livatino, dopo la riesumazione e la ricostruzione delle Sante reliquie. A Canicattì, una folla numerosa ha atteso il passaggio del corteo che ha accompagnato le spoglie in processione dalla chiesa di Santa Chiara fino a via Rosario Livatino, dove si è svolta la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano.

Alla cerimonia hanno preso parte le principali autorità della provincia, insieme a esponenti politici, sindaci del territorio e centinaia di cittadini. Presenti anche Don Gero Manganello, custode della reliquia; Don Giuseppe Lentini, notaio del tribunale ecclesiastico per la ricognizione canonica, e Don Gioacchino Falzone, promotore di giustizia. A rappresentare il Comune, il sindaco Vincenzo Corbo.

Fino a domenica 18 maggio il mausoleo resterà aperto per consentire momenti di preghiera e raccoglimento. Successivamente verrà chiuso e l’esposizione del corpo del Beato Rosario Livatino sarà consentita soltanto tre volte l’anno, in date simbolicamente legate alla sua vita: il 21 settembre, giorno del martirio; il 29 ottobre, memoria liturgica; e il 9 maggio, giorno della beatificazione.

Per il resto dell’anno, le reliquie saranno custodite all’interno della sepoltura privilegiata, non visibile al pubblico, nella cappella a lui dedicata nella chiesa di Santa Chiara. Il corpo di Livatino, come hanno spiegato i sacerdoti, è stato trovato intatto e per esporlo al pubblico è stata creata un maschera in silicone che ne riproduce i lineamenti.

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