Agrigento

Sabato 19 Aprile 2025

Mancano i farmaci salvavita, primario fa 180 km per recuperarli da Sciacca ad Agrigento e ritorno

Da Sciacca ad Agrigento in auto, tre ore per 180 km tra andata e ritorno, per recuperare i farmaci salvavita perché l’ospedale, dove dirige il reparto di oncologia, ne è sprovvisto e ci sono pazienti che attendono per le cure. Protagonista il primario Domenico Santangelo. A riferire l’episodio è il capogruppo della Dc all’Assemblea regionale siciliana, Carmelo Pace. «Sono stato contattato da una paziente oncologica che si trova, da stamattina, all’ospedale di Sciacca - afferma - Mi è stato riferito che il primario del reparto, Domenico Santangelo, si sarebbe messo direttamente in macchina in direzione Agrigento per ritirare, personalmente, i farmaci salvavita da consegnare ai pazienti per le cure. Al netto della gratitudine, che esprimo pubblicamente, per il gesto encomiabile di un professionista che ha a cuore il diritto alla salute e alle cure dei nostri concittadini, mi chiedo e vi chiedo: non ci avevano assicurato, dalla direzione sanitaria, che era stato tutto risolto?». «La camera bianca è ancora indisponibile, i farmaci salvavita continuano ad arrivare in ritardo e, ahinoi, grazie, a quanto pare, all’impegno di una persona scrupolosa rientrata dal congedo per fronteggiare questa situazione - prosegue il deputato regionale - In questo momento il numero delle persone che attendono, in reparto, i farmaci salvavita sarebbero venti. Nessuno di loro ha certezza sui tempi d’attesa per le cure. Siamo già al quarto giorno. Per quanto tempo deve andare avanti questa storia? È questa la sanità che ci meritiamo?».

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