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Esplose il motore in barca a Lampedusa, muore un quarantenne dopo due mesi di agonia

lampedusa giovanni casano

È morto all’ospedale Civico di Palermo Giovanni Casano (nella foto), 48 anni, di Lampedusa, coinvolto in un grave incidente lo scorso 4 agosto in mare, nella zona di Cala Francese. Era a bordo di una piccola barca da diporto, dove è divampato un incendio. Due persone insieme a Casano si sono tempestivamente gettate in acqua e sono state soccorse da un gommone a poca distanza. Casano invece è stato investito dall’esplosione del motore della barca, da cui poi è derivato l’incendio. Ha subito gravi ustioni in più parti del corpo, è stato trasferito in elisoccorso a Palermo e ha lottato contro la morte fino al mattino di oggi.

La piccola barca da diporto era andata a fuoco mentre si trovava al largo della maggiore delle isole Pelagie. Casano ed un suo collega che erano a bordo si sono gettate in mare e sono state salvate da un gommone che si trovava a poca distanza. Un 49enne, raggiunto dall’esplosione del motore della barca, aveva riportato ustioni gravi. Raccolto l’Sos, nel tratto di mare antistante a cala Francese - sono giunti, con una motovedetta, i militari della guardia costiera. Il ferito è stato sbarcato nella vicina cala Pisana e trasferito prima al poliambulatorio che si trova sull’isola e poi, con elisoccorso del 118, al centro specializzato dell’ospedale civico di Palermo.

La notizia si è immediatamente diffusa sull’isola e tante persone che conoscevano il giovane si sono dette dispiaciute. «Hai lottato fino alla fine per sopravvivere. Ci hai lasciato un vuoto immenso, a distanza di una settimana dal nonno – ha scritto sui social la nipote Laura Casano. Ciao anima bella, possa tu trovare adesso la tua pace, ciao zio».
Nell’ottobre dello scorso anno, un incendio accidentale ha devastato il caicco Turkuaz. Trenta i turisti che, allora, vennero salvati, mentre l’imbarcazione è invece, purtroppo, affondata.

 

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