Il Comune di Agrigento ha dichiarato lo stato di emergenza idrica su tutto il territorio comunale, il sindaco Francesco Miccichè ha firmato l'ordinanza e diffuso un vademecum che contiene una serie di regole per evitare gli sprechi di acqua.
In particolare, fino a che sarà in vigore l'ordinanza, è previsto «il divieto di prelievo e di consumo di acqua potabile per: il lavaggio di aree pertinenziali, cortilizie, marciapiedi e piazzali; il lavaggio dei veicoli privati, e, se necessario, utilizzando il secchio anziché il getto continuo; innaffiare orti, giardini e superfici a verde; alimentare fontane ornamentali, vasche e piscine».
La grave crisi che attraversiamo «ne impone il non utilizzo (di acqua); l’utilizzo delle risorse idriche per tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico e igienico».
L'ordinanza di Agrigento è un passo avanti rispetto alla delibera della Regionale del marzo scorso con cui veniva dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale, per la grave crisi idrica nel settore potabile per le province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo e Trapani. Una decisione nata dal timore che la «scarsità di acqua potabile nella rete idrica pubblica può dare luogo a gravi disagi, nonché creare inconvenienti di natura igienico-sanitaria per la popolazione».
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