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Omicidio dopo una lite a Favara, arrestato il vicino di terreno

Il delitto di Francesco Simone, 69 anni, avvenne lo scorso 7 dicembre, in carcere è finito Stefano Nobile di 58

Svolta nelle indagini per l’omicidio del commerciante d’auto Francesco Simone, 63 anni di Favara, avvenuto il 7 dicembre 2023 nelle campagne di contrada in contrada Poggio Muto, nei pressi della Crocca. Ieri mattina, i carabinieri del comando provinciale di Agrigento hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale locale su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di Stefano Nobile di 58 anni residente a Favara, ritenuto gravemente indiziato di omicidio, detenzione illegale di armi e ricettazione di una pistola a canna corta.

L’attività d’indagine, condotta dal nucleo investigativo del comando provinciale di Agrigento e diretta dalla Procura della Repubblica, ha consentito di raccogliere gravi e concordanti indizi di colpevolezza nei confronti dell’uomo, ritenuto essere, allo stato delle indagini, l’esecutore materiale dell’omicidio perpetrato ai danni del commerciante favarese. In quella circostanza, la vittima era stata colta di sorpresa mentre stava lavorando il terreno della propria abitazione rurale. Francesco Simone è stato attinto da numerosi colpi di arma da fuoco in diverse parti del corpo che ne hanno causato la morte.

Le attività di indagine poste in essere in seguito agli eventi hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di Stefano Nobile e di accertare l’attualità delle esigenze cautelari nei confronti dell’indagato, inquadrandosi il movente dell’omicidio nell’ambito di un preesistente conflittuale rapporto tra vicini in ordine alla materiale gestione ed uso di una strada e di un cancello che consentono l’ingresso alle rispettive abitazioni rurali. L’attività investigativa si è concentrata, infatti, su banali e futili motivi che avrebbero scatenato la furia omicida dell’assassino. I Ris di Messina hanno concluso gli esami irripetibili, disposti dalla procura di Agrigento.

Nel corso dell’operazione che ha consentito l’arresto di Nobile sono state eseguite perquisizioni personali e domiciliari finalizzate alla ricerca di ulteriori fonti di prova.
Fatte salve le responsabilità dell’arrestato, che non sono ancora definitivamente accertate, ultimate le formalità di rito, Stefano Nobile è stato tradotto presso la casa circondariale Pasquale Di Lorenzo di Agrigento a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’uomo è difeso dall’avvocato Giuseppe Barba ed oggi comparirà davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia. I familiari della vittima sono assistiti dall’avvocato Angelo Piranio.

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