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Stalking e violenza, giovane di Naro rinviato a giudizio

Il ventinovenne , non rassegnandosi alla fine della relazione con una donna delle forze dell’ordine, ha minacciato di screditarla con i suoi superiori e l’ha picchiata. Avrebbe anche aggredito un'amica della ragazza e sarebbe responsabile di un ulteriore episodio ai danni di una dottoressa specializzanda

Il gup del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ha rinviato a giudizio, con le accuse di stalking, lesioni aggravate e violenza privata, un ventinovenne di Naro che, non rassegnandosi alla fine della relazione con una giovane donna, appartenente alle forze dell’ordine, ha minacciato di screditarla con i suoi superiori e l’ha picchiata. Un’amica della ragazza, che avrebbe cercato di farlo desistere, è finita nel mirino del giovane, che l’avrebbe aggredita stringendole le mani al collo e dicendole che se lo avesse denunciato le avrebbe bruciato l’auto.

Un’ulteriore accusa di violenza privata, distinta dalle precedenti, ha come presunta vittima una dottoressa specializzanda: la ragazza sarebbe stata costretta a farlo salire in auto e, in un secondo momento, sarebbe stata cinta con la forza e costretta ad ascoltarlo.

Il ventinovenne nelle scorse settimane era stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alle vittime (la procura chiedeva gli arresti domiciliari col braccialetto elettronico). Adesso è stato rinviato a giudizio. Le tre presunte vittime, che lo hanno denunciato, si sono costituite parte civile con l’assistenza degli avvocati Giuseppe Pedalino, Francescocristian Schembri e Salvatore Virgone. Gli episodi risalgono alla scorsa estate.

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