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Lampedusa, sospette morti di tumori tra i vigili del fuoco: il sindacato chiede chiarezza al Comune

Risulterebbe anche un’alta percentuale di decessi di tumori tra la popolazione dell'isola rapportati all’indice di mortalità superiore a metropoli quali Palermo o Catania

Sospette morti di tumori a Lampedusa. E il sindacato dei vigili del fuoco vuole vederci chiaro. La Uilpa vigili del fuoco vuole sapere, dal sindaco delle Pelagie Filippo Mannino, se l’istanza di indagine epidemiologica al ministero della Sanità sia stata inoltrata.

«Da anni questa organizzazione ha denunciato sospette morti tra i vigili del fuoco del distaccamento di Lampedusa. Risulterebbe anche un’alta percentuale di decessi di tumori tra la popolazione di Lampedusa rapportati all’indice di mortalità superiore a metropoli quali Palermo o Catania - ha scritto il segretario provinciale Antonello Di Malta - Per i vigili del fuoco i sospetti ricadono su due radar installati dal 1986, a seguito di attacco missilistico di Gheddafi, e il 1998 ad una distanza di circa 400 metri dalla caserma dei pompieri».

Lo scorso 5 dicembre, durante un incontro con i familiari dei pompieri deceduti e di quelli affetti da malattie cardiovascolari e tumori, Mannino si era impegnato a chiedere al ministro della Sanità un’indagine epidemiologica per sgomberare qualsiasi dubbio e individuarne eventuali cause.

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