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Nuovi sbarchi e hotspot pieno a Lampedusa, fermo per la Viking

«Ocean non ha fatto rotta diretta». Sull’isola approdati in 91

Migranti, ancora sbarchi. Il nuovo anno si aperto così come si era chiuso il 2023. Negli ultimi 12 mesi, secondo i dati forniti dal Viminale, l’aumento degli arrivi si è attestato su un +50 per cento. Un trend che sembra essere confermato anche nel primo giorno del 2024.

Subito dopo la mezzanotte del 31 dicembre sono stati due gli arrivi a Lampedusa per un totale di 91 persone. A soccorrere i due barchini, partiti da Sfax in Tunisia, è stata una motovedetta di Frontex. A bordo dei mezzi c’erano 44 persone originarie di Guinea e Gambia e 47 di Mali, Guinea, Siria e Sudan. Tutti, dopo il triage sanitario nel molo Favarolo, sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola. Ad oggi sono 981, fra cui 77 minori non accompagnati, i migranti ospiti dell’hotspot dell’isola. Su disposizione della Prefettura di Agrigento, d’intesa con il Viminale, sono previsti due trasferimenti con i traghetti di linea della mattina e della sera con un totale di 650 persone. I primi 350 sono già al porto per essere imbarcati sulla motonave che giungerà in serata a Porto Empedocle.

Resta, intanto, in stato di fermo nel porto di Bari la nave Ocean Viking della Ong Sos Mediterranee. L’imbarcazione era approdata nello scalo pugliese il 30 dicembre per consentire lo sbarco di 244 persone salvate in zona Sar (Search and rescue) libica. «Le autorità italiane accusano la Ocean Viking - spiega la Ong - di non aver rispettato le istruzioni di procedere senza indugio e con rotta diretta, verso il luogo di sicurezza assegnato. Supponiamo che la nostra presunta inosservanza consista in un piccolo cambiamento avvenuto dopo aver ricevuto la segnalazione di un caso di pericolo con almeno 70 naufraghi a sole 15 miglia nautiche di distanza». Il salvataggio però non sarebbe avvenuto perché «la posizione aggiornata dell’imbarcazione in difficoltà ha poco dopo mostrato che l’imbarcazione in pericolo si trovava a 60 miglia nautiche più a nord. A quel punto la Ocean Viking, non essendo più in grado di prestare assistenza, ha immediatamente ripreso la rotta verso il porto di Bari che è stato raggiunto senza alcun ritardo».

«Se seguire il diritto marittimo internazionale è un crimine, noi siamo colpevoli», afferma Anita, coordinatrice della ricerca e del soccorso a bordo della Ocean Viking evidenziando che «stiamo pagando questa piccola deviazione con il secondo fermo in due mesi».

Domenica a Civitavecchia sono approdati in 54, tutti a bordo della nave Open Arms. Il porto laziale era stato assegnato dalle autorità alla luce delle pessime condizioni meteo marine. Slitta, invece, al 3 gennaio l’arrivo a Ravenna della nave Geo Barents della ong Medici Senza Frontiere che ha soccorso 336 migranti e per la quale è stato assegnato il porto romagnolo di sbarco. Inizialmente previsto per martedì, l’arrivo è ritardato dalle pessime condizioni del mare. Dei migranti a bordo 34 sono minori, di cui 27 non accompagnati. Saranno ospitati tutti nel palazzetto dello sport dove sono stati allestiti dei laboratori sanitari e degli spazi per il personale medico, Croce Rossa italiana, della Questura e dei servizi sociali del Comune. Episodio tutto da chiarire, infine, nel porto di Roccella Ionica dove una barca, un monoalbero di circa 10 metri, utilizzata in occasione di uno sbarco di migranti, ha preso improvvisamente fuoco per cause che sono in corso d’accertamento.

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