C'è un indagato per la morte di una 62enne di Canicattì avvenuta all'indomani dalle dimissioni dall'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Si tratta del medico del pronto soccorso dell’ospedale Barone Lombardo di Canicattì. L'iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto, a garanzia dello stesso sanitario che, così, avrà la possibilità di partecipare all’esame autoptico, assistito da un proprio consulente di fiducia.
Domani pomeriggio, infatti, verrà incaricato il medico legale che dovrà effettuare l’esame autoptico. A conferire l’incarico sarà il pm Maria Barbara Grazia Cifalinò, titolare del fascicolo d’inchiesta aperto dopo la denuncia dei familiari della donna.
La 62enne, secondo la ricostruzione, si sarebbe presentata al pronto soccorso dell’ospedale Barone Lombardo lamentando forti dolori alla schiena. I medici l'avrebbero visitata e non riscontrando gravi problemi, le hanno somministrato un antidolorifico. La donna è stata poi dimessa ed è tornata nella propria abitazione, ma è morta il giorno dopo.
I familiari vogliono vederci chiaro e capire se ci sia una correlazione tra i due fatti. Per far luce sul caso la procura di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta, ha sequestrato la salma e ha disposto l’esame autoptico che verrà effettuato domani. Inoltre, i poliziotti del commissariato di Canicattì hanno sequestrato la cartella clinica della sessantenne.
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