Tre rimorchi, carichi di barchini usati dai migranti per arrivare fino a Lampedusa, sono stati portati sul molo di Porto Empedocle. In due vi sono diversi natanti in metallo sequestrati quando, negli scorsi giorni, ci furono 112 sbarchi in 24 ore a Lampedusa. In un altro rimorchio sono stati invece accatastati i natanti di legno, tutti rimossi - realizzando la bonifica della costa - ieri a Lampedusa. Le operazioni di recupero, per il successivo smaltimento in discarica, andranno avanti sulla maggiore delle isole Pelagie anche nelle prossime ore.
Il molo Favaloro di Lampedusa da anni si è guadagnato il triste nomignolo di «cimitero dei barchini». Domenica scorsa Giorgia Meloni si è fermata per un po’ davanti a quel che resta delle imbarcazioni in ferro e legno, sotto lo sguardo attento di un paio di pescatori, le cui barche, invece, sono costrette a restare ferme in rada. Davanti a quei pescatori, che da troppo tempo ormai lavorano a singhiozzo, la premier ha assicurato un intervento per la rimozione di quella che il vicesindaco leghista Attilio Lucia ha definito una «bomba ecologica».
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