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Lampedusa, peschereccio tunisino con reti clandestine: due marinai scappano ma vengono ripresi

Alla guardia di finanza hanno detto di essere salpati da Monastir nel pomeriggio di lunedì scorso per una battuta di pesca

La guardia di finanza sequestra reti da pesca illegali a un peschereccio tunisino (Halima), poi scortato fino al porto di Lampedusa, dove due delle persone a bordo sono scese dal natante di 27 metri, dileguandosi. Ma in nottata i fuggiaschi sono stati avvistati dalla guardia di finanza nei pressi del campo sportivo. Portati nell’hotspot dell’isola, hanno detto di essere salpati da Monastir nel pomeriggio di lunedì scorso per una battuta di pesca. Il peschereccio, intanto, ha lasciato il porto per tornare a Monastir.

Durante la notte sono prima arrivati 77 tunisini (5 donne e 9 minori) che hanno riferito d’essere salpati da Sfax pagando duemila dinari a testa; poi altri 46 (4 donne e 1 minore) sono stati avvistati a Cala Madonna dai carabinieri: hanno detto di essere salpati da Sfax, dopo aver pagato tremila dinari tunisini a testa, su un barchino di 7 metri, in metallo, che non è stato ancora trovato dai militari dell’Arma. A bordo persone originarie di Costa d’Avorio, Camerun, Burkina Faso, Gambia, Mali, Senegal, Guinea e Sudan.

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