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Agrigento: chiede se la proprietaria del locale «è negra», si alza e va via. La denuncia

La chef è Marame Cissè. A raccontare i fatti è stato Carmelo Roccaro, presidente della cooperativa sociale Al Karhub

Maremme Cisse, chef

Brutto episodio nei giorni scorsi ad Agrigento. Una donna è entrata in un ristorante del centro e, dopo aver chiesto alla cameriera se la proprietaria del locale fosse una “negra di colore”, e avendo ricevuto conferma, si è alzata ed è andata via. L'episodio è stato denunciato sui social da Carmelo Roccaro, presidente della cooperativa sociale Al Karhub che gestisce il ristorante Ginger People&Food.

Il locale ha come chef Marame Cissè, nata in Senegal e arrivata ad Agrigento per ricongiungersi al marito, che negli ultimi anni ha conquistato diversi premi e riconoscimenti tra cui quello di campionessa mondiale di Cous Cous. Roccaro, dopo aver ascoltato il racconto della cameriera, ha provato a raggiungere la donna che si trovava insieme al marito, ma i due sono andati via in auto senza avere un confronto.

Diffusa la notizia, tanti sono stati i commenti sui social: "È una SuperChef...ha una Cultura straordinaria decisamente superiore a quella dimostrata dalla 'signora' che si è alzata ed ha abbandonato il Ginger-people&food", scrive Antonio Liotta. E ancora, paolo Cilona: "Noi esprimiamo tantissima vicinanza alla grande Mareme Cisse, una donna talentuosa e geniale, da tempo integrata ed apprezzata nella nostra città ospitale e gelliana. Una turista indegna di calpestare il suolo di una città crogiolo di civiltà con una storia millenaria. Ad maiora semper".

Indignazione da parte della gente comune e anche della politica: "Lascia il locale perché la proprietaria è una donna di colore. La storia che arriva da Agrigento, grazie alla denuncia di Carmelo Roccaro, che con la cooperativa Al Karhub ha creato anni fa quella realtà straordinaria che è Ginger - people&food - scrive Giovanna Iacono, deputata del Pd -. Una realtà che ha il volto e le mani di Mareme Cisse, la chef senegalese che gestisce il ristorante e crea piatti straordinari che uniscono la Sicilia all’Africa. Una nera, appunto. Mi dispiace tanto per la 'signora' che ha preferito andar via, perdendo la possibilità di un viaggio tra i sapori che, forse, non avrebbe saputo apprezzare. La cucina è cultura. E la cultura non è roba per i razzisti".

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