L’ennesima tragedia dell’immigrazione si è consumata nel pomeriggio al largo di Lampedusa: un’imbarcazione con a bordo una quarantina di persone si è rovesciata a 23 miglia sud-ovest della maggiore delle Pelagie.
Al momento il bilancio del naufragio è di un minore morto e due dispersi. I naufraghi riferiscono di essere partiti in 46. I dispersi dovrebbero essere dunque due: una donna e un minore. Le motovedette della Capitaneria sono ancora sul posto per le ricerche.
Una sorte migliore hanno avuto invece un gruppo di profughi riusciti a mettersi in salvo dopo che il barchino su cui viaggiavano s’è schiantato, nella tarda serata di ieri, contro gli scogli della maggiore delle Pelagie.
Bloccati sulla costa - di fronte il mare in tempesta e onde di 4 e 5 metri e alle spalle una scogliera di 140 metri impossibile da scalare - in 20 sono prigionieri della rupe di Ponente. I migranti in salvo, tutti adulti, sono riusciti ad arrampicarsi su una piccola insenatura dove dovranno restare almeno fino a domattina. Le motovedette della Guardia costiera, le Cp327 e Cp762, non sono riuscite ad avvicinarsi, né durante la notte, né nel corso della giornata.
I tentativi sono stati tanti, ma soccorrerli per i militari è stato impossibile. Per l’intera giornata, s’è aspettato un momento di sosta, di attenuazione delle onde, che però non c’è stato. I vigili del fuoco, a partire dalla tarda mattinata, e dopo innumerevoli sforzi, sono riusciti a calare dall’alto i sacchetti con viveri, bottigliette d’acqua e delle coperte termiche.
Le temperature si sono abbassate anche a Lampedusa e il Maestrale, arrivato a 30 nodi, è, in quel punto chiamato «All’Acqua», molto forte. Impossibile, proprio a causa del vento, che ha anche rallentato gli sbarchi - oggi sono stati 4, con un totale di 325 migranti- far intervenire un elicottero per imbracare e sollevare le persone. Intanto non molto distante, in centro abitato, Lampedusa è tornata a celebrare la vita: una 32enne ivoriana, durante la notte, ha partorito al Poliambulatorio. Eli, il piccolo di 2,8 kg, è il secondo bambino, figlio di migranti, che viene al mondo a Lampedusa nell’arco di 2 anni.
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