Il presidente della Pro Loco di Agrigento è stato denunciato per non aver rispettato le prescrizioni imposte per lo svolgimento del concerto di Giusy Ferreri dello scorso 8 luglio. Questo provvedimento arriva a pochi giorni da quello con cui gli organizzatori dell'evento sono stati sanzionati per non aver ottemperato alle prescrizioni della commissione provinciale per i pubblici spettacoli. L’organizzazione dell’evento gratuito, inserito nei festeggiamenti in onore di San Calogero - come avevano riferito dalla questura - doveva collocare i dispositivi di protezione del pubblico. E invece le transenne sono risultate non a norma e in numero insufficiente. Inoltre la scalinata che collega piazza Marconi con la Via Empedocle, che doveva essere interdetta al pubblico, era gremita di persone che assistevano tranquillamente allo spettacolo. Durante i controlli, fatti dalla polizia prima che iniziasse il concerto, gli steward che erano in piazza Marconi non corrispondevano ai nominativi inseriti nella lista presentata in Questura, e non erano abilitati.
Per «salvare» lo spettacolo, anche in considerazione di un pubblico inferiore rispetto alle dichiarazioni degli organizzatori, il questore Emanuele Ricifari aveva dirottato i servizi predisposti sulla movida del centro e di San Leone in piazza Marconi, assumendosi la responsabilità della sicurezza e concedendo di svolgere il concerto in forma ridotta che è comunque iniziato con quasi 50 minuti di ritardo.
La Commissione Provinciale di Vigilanza di Pubblico Spettacolo di Agrigento aveva espresso parere favorevole allo svolgimento della manifestazione a condizione che venissero osservate scrupolosamente le prescrizioni indicate nel verbale redatto lo scorso 8 luglio e il Questore, visto il parere favorevole della commissione, aveva rilasciato all’organizzatore dell’evento la licenza di Pubblica Sicurezza. Ma i controlli, effettuati poco prima del concerto, ha fatto emergere criticità non di poco conto.
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