
Assolto perché il fatto non sussiste. I giudici della Corte di appello di Palermo hanno cancellato la condanna a 9 anni e 6 mesi, inflitta dal tribunale di Agrigento, per l’imprenditore Antonino Gagliano, 56 anni, di Siculiana, accusato di estorsione con metodo mafioso ai danni di un collega imprenditore. Il pizzo, in entrambi i casi contestati, secondo l’ipotesi accusatoria adesso sconfessata, sarebbe stato imposto con lo stratagemma della fattura gonfiata che sarebbe servita a dare una giustificazione formale al pagamento.
Gagliano era stato arrestato dai carabinieri, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo e firmata dal gip del tribunale di Palermo, nel novembre del 2015.
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