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Maltratta i genitori e punta loro un coltello alla gola, agrigentino condannato a 4 anni e 6 mesi

Un’altra accusa al centro del processo è quella relativa allo stalking nei confronti della cugina nonché vicina di casa verso la quale avrebbe manifestato gelosia

I giudici della seconda sezione penale del tribunale di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara, hanno inflitto 4 anni e 6 mesi di reclusione a un trentaseienne che, a partire dall’ottobre del 2019, avrebbe maltrattato, con minacce anche con coltelli puntati alla gola, i genitori a causa di un sistematico consumo di alcol.
La condanna è superiore di 6 mesi rispetto alla richiesta del pm Gloria Andreoli.
Un’altra accusa al centro del processo è quella relativa allo stalking nei confronti della cugina nonché vicina di casa verso la quale avrebbe manifestato gelosia in seguito alla decisione di instaurare una relazione sentimentale con un ragazzo.

La ragazza, quindi, sarebbe stata spiata, minacciata. E così come aveva fatto con il padre, Ginex avrebbe sparato alcuni colpi di pistola a pallini ai danni della Fiat Panda della cugina rendendola, in parte, inservibile. I genitori hanno presentato una denuncia ma non si sono costituiti parte civile come, al contrario, hanno fatto la cugina, la madre e il fidanzato di quest’ultima, assistite dall’avvocato Daniela Posante. L’imputato, che è stato difeso dall’avvocato Alfonso Tuttolomondo, è stato condannato pure al risarcimento dei danni.

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