«Molo Favarolo è di nuovo saturo di natanti utilizzati dai migranti per le traversate, in attesa che venga attrezzata l’area dell’ex base Loran deve essere disposta con la massima urgenza un’operazione di trasferimento delle imbarcazioni sulla terraferma. Ci sono poi, ed è gravissimo, le numerose barche lasciate alla deriva, natanti che sono destinati ad affondare». Lo afferma il sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino, che incalzerà il capo del Viminale che sta per arrivare all’aeroporto della più grande delle isole Pelagie, anche sul recupero e smaltimento dei barchini dei migranti.
«Non trascurando gli aspetti di natura ambientale e di sicurezza della navigazione, le barche vengono ripescate con le reti dai pescatori, causandogli gravi danni all’attrezzatura, e mettendoli in serio rischio aggiunge il sindaco - . E’ necessario prevedere un meccanismo di pronto recupero di questi natanti in alto mare e contestualmente pensare ad un sistema di risarcimento per i danni causati ai pescatori. Va affrontata anche la questione degli sbarchi autonomi, con barchini sequestrati dalla polizia giudiziaria che restano per mesi sulle coste, autodistruggendosi, deturpando e inquinando. Anche in questo caso va previsto un protocollo che consenta di intervenire in maniera semplice e rapida».
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