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Canicattì, sorpresi a rubare tubi minacciarono il proprietario: il pm chiede 7 anni per padre e figlio

I poliziotti, al termine di un’indagine lampo e grazie alla testimonianza delle vittime, li hanno individuati e arrestati con l’accusa di essere stati gli autori del colpo

Il pubblico ministero Gloria Andreoli ha chiesto, per l’accusa di rapina, la condanna a 7 anni di reclusione per Antonino Putano, 74 anni e del figlio Massimo, 45 anni, di Canicattì (Ag). L’episodio al centro del processo, in corso davanti ai giudici della seconda sezione penale di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara, risale al 13 agosto del 2018. Padre e figlio, con un autocarro, sarebbero entrati dentro un allevamento per rubare dei tubi dell’irrigazione, venendo scoperti da uno dei proprietari che si trovava all’interno.

L’uomo intimò ai due intrusi, secondo la ricostruzione dell’episodio, di fermarsi e lasciare i tubi che erano stati già caricati sul mezzo. Massimo Putano lo avrebbe minacciato ostentando il suo cognome e, quindi, vantando uno spessore criminale: «Ricordati che mi chiamo Putano e se mi denunci passerai guai», avrebbe detto. I poliziotti del commissariato di Canicattì, al termine di un’indagine lampo e grazie alla testimonianza delle vittime, li hanno individuati e arrestati con l’accusa di essere stati gli autori del colpo.

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