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Sbarchi continui a Lampedusa, arrivati 705 migranti a bordo di 19 imbarcazioni

Notte d’inferno a Lampedusa dove con 19 imbarcazioni, soccorse al largo dell’isola o approdate direttamente sulla terraferma, sono sbarcati complessivamente 705 migranti. Dieci, nello specifico, le carrette agganciate da mezzanotte fino all’alba con a bordo 316 persone. Ieri, invece, gli sbarchi erano stati complessivamente 28 con un totale di 1.117 persone. All’hotspot di contrada Imbriacola, all’alba, c’erano 2.698 ospiti, a fronte di una capienza prevista per poco meno di 400 persone.

I migranti che viaggiavano su 14 dei 19 barchini  hanno parlato di «navi madre». Grosse imbarcazioni, verosimilmente pescherecci, che hanno messo in mare i barchini di metallo di 6 o 7 metri con a bordo quasi sempre gruppi di 35 persone e in un paio di casi di 40. Per queste traversate, cominciate da Sfax in Tunisia, i migranti - originari di Burkina Faso, Costa d’Avorio, Guinea, Gambia, Mali, Nigeria, Senegal, Sierra Leone e Camerun - hanno pagato fino a 3 mila dinari tunisini. Si tratta di racconti che dovranno essere vagliati dagli investigatori, ma ritenuti verosimili perché la presenza di «navi madre» non è certo una novità tanto sulla tratta Libia-Lampedusa, quanto su quella dalla Tunisia.

Ieri, fra l’area Sar italiana e le acque antistanti Lampedusa, si sono verificati quattro naufragi: due i cadaveri, fra cui quello di una giovane donna, recuperati, tre le persone (compreso un bimbo di 8 mesi) finite al poliambulatorio, 17 i dispersi, per i quali le ricerche vanno ancora avanti, e complessivamente 165 i superstiti portati all’hotspot.

Sull’isola è, ancora una volta, emergenza nel centro di prima accoglienza. Ieri, con i due traghetti di linea per Porto Empedocle, su disposizione della Prefettura di Agrigento, erano stati trasferiti complessivamente 539 migranti: gli ultimi in ordine di tempo sono stati 359 sulla motonave Pietro Novelli che ha attraccato all’alba a Porto Empedocle. Per oggi, la Prefettura, d’intesa con il Viminale, ha disposto un ulteriore spostamento, con la nave di linea, di 180 che dopo l’arrivo a Porto Empedocle verranno portati a Messina, Palermo, Caltanissetta e in Basilicata e Molise.

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