
Hanno trascorso la notte in seconde case, da amici e parenti le trenta famiglie di Ribera da ieri mattina evacuate dai loro appartamenti dopo la fuga di gas metano che si è verificata in viale Garibaldi. I lavori di riparazione della condotta danneggiata non sono ancora terminati. Gli operai specializzati incaricati dalla 2iReteGas continuano a lavorare (ieri sera l’intervento è stato effettuato sotto le luci dei riflettori) per potere eseguire l’intervento che per ovvie ragioni, è particolarmente delicato. La condotta danneggiata è stata quella principale, che serve ben 6 comuni (oltre a Ribera anche Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Lucca e Villafranca, per un totale di 35 mila abitanti). Sono rimasti chiusi i negozi e l’istituto scolastico Crispi.
«La situazione è delicata - dice il sindaco Matteo Ruvolo - e i vigili del fuoco stanno controllando se ci siano stati fino a questo momento concentrazioni di gas in appartamenti, locali, seminterrati e tombini. Bisogna verificare in particolare la totale assenza di rischi di possibili detonazioni. Entro questa sera l’intervento dovrebbe terminare, se così sarà revocherò l’ordinanza e le persone evacuate potranno finalmente tornare nelle loro case».
La strada statale 386 ieri è stata provvisoriamente chiusa dal km 36,800 al km 40,600. Sul posto si portato anche il personale di Anas per la gestione della viabilità, provvisoriamente deviata su strade secondarie, e per il ripristino della circolazione nel più breve tempo possibile.
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