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Neonato muore durante la traversata, tragedia al largo di Lampedusa

Un barchino (foto d'archivio)

È di un neonato di 20 giorni, originario della Costa d’Avorio, la salma trovata dai militari della Capitaneria quando hanno agganciato e soccorso, stanotte, un barchino con a bordo 36 persone, fra cui 9 donne e 2 minori. Sul natante, soccorso al largo di Lampedusa, anche due ustionati.

I medici, presenti al molo Favarolo durante lo sbarco, hanno effettuato un’ispezione sul corpo del neonato e hanno riferito che il decesso corrisponde a quanto dichiarato dalla madre al momento del soccorso: il neonato soffriva di problemi respiratori. Il cadavere è stato portato nella camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana. La mamma del piccolo è stata invece trasferita, così come i compagni di viaggio, all’hotspot di contrada Imbriacola.

Ieri altri 126 migranti sono giunti, dopo 3 diversi soccorsi al largo di Lampedusa, sul molo commerciale del porto dell’isola. Salgono così a 5, con un totale di 375 persone, gli sbarchi registratisi nel giro di poche ore sulla più grande delle Pelagie. La motovedetta Cp267 della Guardia costiera ha soccorso un barchino con 41 profughi (tra i quali 16 donne e 1 minore) in fuga da Costa d’Avorio, Gambia e Guinea. La Cp 318, sempre della Capitaneria, ha invece intercettato un natante di 7 metri con 30 persone (10 donne e 1 minore). Sull’ultima imbarcazione erano invece in 31 (22 donne e 2 minori). I tre gruppi sono stati portati, dopo un primo triage sanitario, all’hotspot di contrada Imbriacola dove i presenti sono adesso 1.179. La Prefettura di Agrigento ha disposto, con il traghetto di linea Cossydra che giungerà oggi a Porto Empedocle, un ulteriore trasferimento di 80 ospiti.

Il sindaco Mannino: «È un bollettino di guerra»

«È un continuo ricevere chiamate da parte delle forze dell’ordine per informarmi che ci sono cadaveri. Mi sembra di assistere a un bollettino di guerra e ciò che mi preoccupa è che stia diventando una quotidianità, nell’indifferenza dell’Europa. È duro lavorare in queste condizioni, innanzitutto umanamente e poi perché il nostro comune non può sopportare questo peso, anche per l’insufficienza di risorse umane, strumentali e finanziarie». Lo ha detto il sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino, che ha scritto al premier Giorgia Meloni e al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per chiedere un incontro urgente. «Vanno cercate soluzioni durature e fattibili alle problematiche che hanno ricaduta diretta su questo territorio - ha aggiunto Mannino - . Chiedo ascolto e solidarietà al governo centrale».

Duecento migranti soccorsi dalla Nadir

L’equipaggio Nadir della ong Resqschip è intervenuto in supporto delle operazioni di soccorso di cinque barche in pericolo con oltre 200 migranti a bordo. Un natante si è capovolto, ma tutte le 37 persone sono state tratte in salvo dalla Guardia costiera con l’aiuto del Nadir. Un ragazzo è in condizioni critiche e ha bisogno di cure. «Poichè attualmente siamo l’unica ong nel Mediterraneo centrale - afferma - continueremo a essere qui per aiutare».

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