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Cinque bare di migranti saranno sepolte al cimitero di Palma di Montechiaro

Foto d'archivio

Sono 5 le bare di migranti, tutti adulti, sbarcate dal traghetto Novelli a Porto Empedocle e che sono in fase di trasferimento al cimitero di Palma di Montechiaro dove, dopo una breve cerimonia funebre, verranno tumulate. Ad accogliere ci sarà il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, e il sindaco di Palma di Montechiaro Stefano Castellino.

La città del Gattopardo aveva accolto negli ultimi due anni altre 12 salme. «Le bare che dovevamo ospitare erano 4. Poi sono stato contattato dal prefetto per un ulteriore posto. Non faremo mai mancare la nostra risposta all’appello dello Stato da un lato e a quello umanitario dall’altro - ha detto il sindaco Castellino -. Non si può restare in silenzio dinanzi a tutto questo. Il fenomeno va affrontato in maniera organica e seria: non si può impedire alle persone di cercare un futuro migliore, ma non possiamo più permettere che le nostre acque siano Mediterraneo di morte».

A Lampedusa l’hotspot resta sovraffollato. Un migliaio i migranti presenti. Ieri sera, nell’isola, sono state imbarcate 450 persone sul traghetto Novelli noleggiato per far da nave umanitaria, ma la struttura di prima accoglienza resta ancora sovraffollata rispetto alla capienza massima prevista. Ieri si sono registrati 11 sbarchi con un totale di 332 persone arrivate. Sull'ultimo barcone c'erano anche due donne incinte: una al secondo e l’altra al settimo mese di gravidanza. Per questa mattina, la Prefettura di Agrigento, d’intesa con il Viminale, ha disposto il trasferimento, con il traghetto di linea che giungerà in serata a Porto Empedocle, di altri 110 migranti.

Sono 60 invece i migranti giunti durante la notte a Lampedusa. A bloccare tre dei quattro barchini sono stati il pattugliatore veloce Avellone della guardia di finanza e la motovedetta Cp324 della guardia costiera. Due barche trasportavano 13 migranti ciascuna, l’altra 17. Altri 17, fra cui 8 donne e un minore, sono stati fermati dalla guardia di finanza a Monte di Cala Croce. Il gommone di 7 metri era stato lasciato alla deriva e il gruppetto - in fuga da Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Senegal, Burkina Faso e Mali - si stava incamminando verso il centro urbano. Tutti sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola.

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