Poco meno di 200 cani randagi sono stati adottati a Sciacca dall’inizio del 2022. Un risultato importante in una città che ha pagato un prezzo altissimo sul piano dell’immagine per un gesto criminale compiuto alcuni anni fa in contrada Muciare quando sono stati avvelenati 30 cani.
I dati riguardanti il randagismo adesso riferiscono di una situazione nettamente migliorata rispetto al passato con un minor numero di animali rispetto presenti nelle due strutture convenzionate con il Comune di Sciacca. Complessivamente, circa 180 i cani che si trovano in queste strutture «e si tratta in larga parte di cani adulti – dice il direttore dell’ambulatorio veterinario di Sciacca, Gino Raso – parte dei quali ormai non possono essere immessi sul territorio e per i quali si spera sempre in un’adozione». Sono aumentate rispetto allo scorso anno anche le sterilizzazioni, una cinquantina nei primi nove mesi dell’anno. Resta il problema dei cani vaganti sul territorio che sono almeno 300 secondo gli ultimi dati forniti dal servizio veterinario.
L’assessore comunale Agnese Sinagra, che si occupa anche di randagismo, lavora a un progetto che conta di perfezionare già nel prossimo mese di ottobre durante un incontro con gli uffici del Comune, l’Asp e la Polizia municipale. «L’incontro con tutte le componenti – dice l’assessore – punta avviare un’organizzazione interna che in questo momento ha probabilmente anche dei problemi di comunicazione. Bisogna potenziare i controlli sul territorio e questo anche alla luce della nuova legge regionale sul randagismo. C’è una scelta di fondo del legislatore che individua nel comune un attore principale. Bisogna effettuare un maggiore controllo del territorio, ma anche una maggiore azione sanzionatoria per gli abbandoni. Ci sono anche difficoltà da parte del comune che riguardano il personale e le attrezzature. Bisogna riorganizzare il servizio. In una seconda fase, dopo avere riorganizzato, vogliamo coinvolgere anche le associazioni animaliste che sono molto solerti».
Nelle scorse settimane l’associazione Balzoo ha lanciato #TurismoRandagio che ha portato a Sciacca a tre adozioni di cani randagi adulti in pochi giorni da parte di altrettanti turisti. I cani erano ospitati nelle strutture convenzionate con il Comune di Sciacca e l’ultima adozione è stata quella di Jennifer, una cane di 13 mesi che è stato scelto da Alberto Corazza ed Elisabetta De Feo e che ha trovato una nuova casa a Belluno. Adriana Montalbano, a capo dell’associaizone Balzoo, è pienamente soddisfatta di come sta procedendo con le adozioni e snocciola numeri davvero interessanti per una realtà come Sciacca e per l’interno territorio nel quale opera.
Adriana Montalbano adesso guarda avanti: «Gli adottanti svolgono un ruolo importante – dice - perché vedono come lavoriamo e quello che facciamo. Si può alzare notevolmente il numero delle adozioni». Aumentare il numero delle adozioni, ridurre quello dei cani che si trovano nelle strutture convenzionate può ridurre notevolmente anche i costi a carico del Comune di Sciacca che superano le 300 mila euro all’anno. «Bisogna fare in modo che tutti proprietari di animali – dice il veterinario Mariagrazia Costa - che non sono destinati alla riproduzione vengano sterilizzati. Altra cosa fondamentale – aggiunge - è microcippare l’animale».
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