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Un morto per il rogo all'ospedale ligure: il sospettato somalo era entrato in Italia da Agrigento

La visita delle autorità della Regione Liguria all'ospedale di Pietra Ligure

Samir Lamaan, il somalo sospettato di avere appiccato le fiamme all’ospedale di Pietra Ligure, in provincia di Savona, era entrato in Italia dalla frontiera di Agrigento il 10 giugno 2013. A quanto si apprende, nel 2014 ha ottenuto dalla questura di quella provincia il rilascio di un primo permesso di soggiorno, come profugo richiedente asilo.

Dopo la morte di un paziente 94enne che era rimasto intossicato nell’incendio all’ospedale, rischia di aggravarsi la sua posizione: il paziente somalo è sospettato di avere appiccato le fiamme nella stanza di ortopedia dove era ricoverato per una frattura al femore. Al fermato, in carcere a Marassi, come atto dovuto vista la necessità dell’autopsia, è stato notificato un avviso di garanzia per omicidio con dolo eventuale, in quanto lo straniero, appiccando l’incendio, ha accettato il rischio che qualcuno potesse morire.

Dopo quello del 2014, nel 2017 ha ottenuto un nuovo permesso di soggiorno dall’ufficio stranieri della questura di Torino e successivamente, a giugno del 2022, il rilascio dalla medesima questura di un nuovo permesso di soggiorno. È stato riammesso dai Paesi Bassi a luglio del 2019.

Lamaan ha precedenti per violenza e resistenza a pubblico ufficiale (un arresto e successiva condanna a 4 mesi di reclusione e una denuncia a piede libero a Torino, agosto-settembre 2019) e altri precedenti, sempre a Torino, tra cui un arresto per tentato omicidio, con applicazione della custodia cautelare in carcere. Reato poi derubricato a lesioni e porto di armi e oggetti atti a offendere.

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