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«Morì a causa di un batterio», dirigenti dell’ospedale di Agrigento a giudizio

La vicenda legata alla morte di un ottantunenne risale all’autunno di sette anni fa

L'ospedale San Giovanni Di Dio di Agrigento

A giudizio con l’accusa di omicidio colposo per avere provocato la morte di un paziente a causa di un batterio contratto in ospedale. Il gip del tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ha respinto la richiesta di archiviazione proposta dalla Procura e ha disposto l’imputazione coatta del direttore sanitario dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, Antonello Seminerio e dell’allora primario di Medicina Giuseppe D’Anna. Lo scrive Gerlando Cardinale sul Giornale di Sicilia in edicola oggi.

L’ottantunenne Carmelo Cimino si presentò al Pronto soccorso insieme al figlio, il 2 settembre 2015, perché l’anziano accusava gravi patologie pregresse, fra cui una cardiopatia e gli esiti di un infarto acuto del miocardio. Il figlio lo aveva portato in ospedale perché era sorto uno stato confusionale e un disorientamento. Carmelo Cimino venne trasferito in Medicina, ma le sue condizioni continuano ad aggravarsi. Il 19 settembre gli venne inserito un sondino nasogastrico per consentirgli di alimentarsi. Nei giorni successivi l’ulteriore peggioramento: la Tac al torace evidenzia un’infezione da germi in corso. Il 22 ottobre la morte del paziente.

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