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Furti di maioliche pregiate, perquisizioni a raffica: un tesoro a casa di un 40enne di Salemi

Maioliche recuperate dai carabinieri

Furti di pregiate maioliche siciliane, scattano perquisizioni e un maxi sequestro. Una vasta operazione dei carabinieri della compagnia di Sciacca, in collaborazione con i colleghi di Palermo, Alcamo, e Mazara del Vallo e coordinati dalla locale Procura, ha sgominato una banda specializzata in furti di pregiate maioliche per pavimenti, prodotte tra la fine dell’800 e gli inizi del 900, provenienti da varie scuola di ceramiche siciliane.

Terminate le perquisizioni, sono state scoperte a casa di Giuseppe Mancia, un quarantenne salemitano, decine di maioliche, vasi di terracotta, candelabri e altri oggetti adesso sotto esame. Il quarantenne è stato denunciato. Denunciati anche altri.

L’indagine nasce nei mesi scorsi, a seguito delle denunce presentate dai proprietari di alcune antiche abitazioni tra Ribera e la Valle del Belice, e  soprattutto dall’arresto avvenuto a Sambuca di Sicilia, lo scorso aprile, di due cittadini di Sciacca, Tonino Giordano, 30 anni, e Antonino La Grassa, 39 anni, sorpresi a rubare in una villa una pavimentazione in maioliche decorate a mano.

I carabinieri della compagnia di Sciacca, guidati dal tenente colonnello Roberto Vergato, analizzando  le modalità di alcuni furti commessi nelle province di Agrigento e Trapani, hanno trovato riscontri che li hanno portati ad individuare più persone  dedite a questa attività illecita. Data la particolare natura dei furti, sicuramente eseguiti su commissione, sono ora al vaglio degli inquirenti i canali di smercio delle maioliche per giungere ai ricettatori della preziosa refurtiva.

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