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Morti in un naufragio 19 migranti, altri 211 salvati dalla Sea Watch 3

La nave Sea Watch3 in una foto d'archivio

Dopo gli ultimi febbrili soccorsi sono 211 sopravvissuti a bordo di Sea Watch3 in cinque interventi. In un caso ieri l’equipaggio della ong tedesca è intervenuta durante un naufragio, con diverse persone in acqua: dei 53 a bordo del natante, sono stati tratti in salvo in 34: sarebbero dunque 19 le vittime.

«I sopravvissuti raccontano - spiega Sea Watch, che chiede l’assegnazione di un porto sicuro - di aver visto annegare dei parenti. Le esperienze traumatiche hanno lasciato segni fisici e psicologici. Lo staff medico sta curando molti naufraghi ma la nave non è un ospedale. Il diritto alla vita deve valere per tutti».

Cinque dei migranti - due donne in gravidanza e tre che hanno ustioni in varie parti del corpo - sono stati evacuati dalla Sea Watch 3, mentre si trovava a circa 12 miglia dalla costa di Lampedusa. I cinque sono stati portati con la motovedetta della guardia costiera al poliambulatorio dell’isola. Dopo i controlli sanitari, dovrebbero essere trasferiti in ospedali di Agrigento e Palermo.

A Lampedusa, intanto, vengono portati via i migranti ospiti del centro di Contrada Imbriacola. In un primo momento 104 migranti, dopo essere stati sottoposti a tampone rapido per la diagnosi del Covid, sono stati trasferiti - dalla polizia - sul traghetto di linea Sansovino con destinazione Porto Empedocle. Successivamente, altri 160 migranti hanno lasciato l’hotspot e sono stati imbarcati sulla nave quarantena Moby Dada che ha attraccato a Cala Pisana. Nella struttura di primissima accoglienza restano, al momento, 441 profughi.

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