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La camicia col sangue del beato Livatino esce per la prima volta dalla Sicilia: da oggi è in Puglia

La camicia intrisa di sangue del giudice beato Rosario Livatino

Le reliquie del magistrato beato Rosario Livatino, sono da oggi e fino a domenica a Monteroni, in provincia di Lecce. Un segnale importante, che viene da una comunità segnata negli anni passati dalla guerra di mala del Salento, per aver dato i natali al boss storico della Sacra Corona Unita Mario Tornese.

La reliquia rappresentata dalla camicia che il Beato indossava il 21 settembre del 1990, quando venne assassinato dalla stidda agrigentina, intrisa del suo sangue e con ancora visibili i fori dei proiettili che uccisero il giudice ragazzino, varca per la prima volta i confini della Sicilia, per approdare nel Salento. La reliquia, arrivata a Palazzo Baronale alla presenza della sindaca e dell’arcivescovo di Lecce, sosterà fino a domenica. Numerosi gli eventi a latere, dalle celebrazioni eucaristiche agli incontri di approfondimento. Stasera alle 20, nell’oratorio S. Giovanni Bosco è previsto un dibattito alla presenza dei giudici Roberto Tanisi, Giuseppe Capoccia, Vincenzo Scardia e dell’avvocato Antonio De Mauro.

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