È arrivato a Montevago l’autobus umanitario con bordo 34 profughi ucraini scappati dalla guerra e provenienti dalla Polonia nell’ambito dell’iniziativa «Un cuore per l’Ucraina» promossa dal comune in collaborazione con l’associazione di volontariato «A Cuore Aperto» e altre associazioni del territorio. Cinque delle trentanove persone salite sul pullman a Varsavia si sono fermate a Padova e a Caserta dove hanno raggiunto familiari e amici. Grande accoglienza oggi nel centro belicino, dove alcuni cittadini hanno messo a disposizione gratuitamente delle abitazioni autonome per ospitare i profughi.
«La cittadinanza - ha detto il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo - è stata grandiosa. C’è stata una grande mobilitazione per l’accoglienza di queste famiglie, sono molto contenta per la grande generosità mostrata dai montevaghesi. Donne, bambini, anziani costretti a scappare dalla guerra lasciando i loro mariti, i loro padri, i loro fratelli e che qui devono potersi integrare e sentirsi a casa, per tornare a vivere la loro quotidianità interrotta dalle bombe, nella speranza che possano riabbracciare al più presto i loro cari». L’autobus partito da Montevago, nel viaggio di andata per la Polonia, era pieno di medicinali e beni di prima necessità che sono stati consegnati a Lublino al parroco polacco don Sebastian Kondzior, per diversi anni cappellano ospedaliero al Policlinico Tor Vergata di Roma. Il carico più importante di farmaci è stato consegnato a un medico dell’ospedale di Konotop, nel distretto di Sumy, dove ancora oggi, nonostante l’apertura dei corridoi umanitari, è difficile far arrivare gli aiuti. La missione umanitaria guidata dal cardiochirurgo Giovanni Ruvolo, è riuscita a passare il confine con l’Ucraina tramite un trasporto diplomatico reso possibile dal sindaco di Tomaszov, Wojtek Zukowski.
Caricamento commenti
Commenta la notizia