Un peschereccio di 16 metri con 305 persone a bordo, compresi sei minori e 15 donne, è stato soccorso la notte scorsa a 23 miglia dalla costa di Lampedusa. Stava per capovolgersi.
Ad intercettarlo è stata una motovedetta della Capitaneria di porto. I migranti sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove, al momento, sono presenti 420 ospiti a fronte dei 250 posti disponibili. Ieri erano giunte a Lampedusa 233 persone su cinque imbarcazioni partite dalla Libia. La polizia ha già eseguito il trasferimento di 150 migranti a Cala Pisana dove è ancorata la nave quarantena Splendid.
L’’operazione di soccorso è avvenuta in area di responsabilità Sar italiana ed è stata condotta da due motovedette della guardia costiera ed ha permesso di trarre in salvo 305 migranti presenti a bordo di un barcone di 15 metri in difficoltà a circa 20 miglia dalle coste italiane. Tra le persone soccorse anche 17 donne e 6 minori.
L’intervento, spiega la Guardia costiera, «è stato particolarmente complesso a causa delle ridotte dimensioni dell’unità e dell’eccessivo numero di persone presenti a bordo che avrebbero potuto determinare il capovolgimento dell’unità alla deriva».
Annalisa Tardino, europarlamentare siciliana della Lega, coordinatrice Id in commissione Libe, reagisce così: «Un altro maxi sbarco nella notte a Lampedusa, con l’hotspot di contrada Imbriacola sovraffollato, arrivato a circa 600 persone. Mentre la Sicilia fronteggia l'ennesima emergenza dei ripetuti sbarchi, le espulsioni e i rimpatri vengono bloccati perché i clandestini non hanno il green pass». Poi aggiunge: «Oltre il danno, la beffa. Ci è stato addirittura segnalato che migranti non vaccinati rifiutino il tampone, necessario per il rientro nei paesi di origine, richiesto dai paesi terzi ai fini dell’ingresso nel loro territorio. Risultato: restano al in Italia, a nostre spese. È inaccettabile, il Governo deve intervenire immediatamente: servono misure concrete e di buon senso e non ulteriori follie burocratiche che anziché contribuire a migliorare una situazione difficile, la complicano ulteriormente. I ministri Speranza e Lamorgese non facciano finta di nulla e diano risposte, subito».
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