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La tragedia di Ravanusa, don Barbera: «Due miei fedeli salvi perché erano a messa»

«Due miei fedeli, marito e moglie, si sono salvati grazie alla partecipazione alla messa delle 20.30. Erano qua nella chiesa madre, che si trova a qualche centinaio di metri dalla zona della tragedia via Trilussa, via Galilei, la signora non stava tanto bene ed era titubante se partecipare o meno alla messa, poi sono venuti in chiesa per fortuna. Hanno perso tutto, la loro casa si trovava nell’edificio a fianco a quello dove si è avuta l’esplosione che è andato distrutto». Lo dice don Filippo Barbera, arciprete di Ravanusa, che ieri sera stava celebrando l’Eucarestia alla quale stavano partecipando alcune decine di cittadini, poco prima che si consumasse la tragedia. «Dopo alcuni minuti dall’inizio della celebrazione - racconta al telefono - abbiamo sentito un boato, sembrava fosse una scossa di terremoto. Si sono aperte le porte della chiesa. Abbiamo interrotto la messa e ci siamo diretti sul posto, c’erano fiamme, detriti, la distruzione. Una scena terribile». La donna che si è salvata miracolosamente col marito è stata colta da malore ed è stata portata in ospedale.

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