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Doping per bodybuilders in mezza Italia, le «menti» sono agrigentine

«Per aver illecitamente acquistato in farmacie italiane, utilizzando false ricette mediche, e importato dall’estero per la successiva distribuzione in varie località del territorio nazionale, sostanze dopanti (steroidi, ormoni crescita), anche ad effetto stupefacente (Nandrolone), nonché commercializzato falsi medicinali da loro stessi prodotti», due agrigentini, madre e figlio sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia della Città dei Templi, alle direttive del maggiore Marco La Rovere. L’inchiesta - con 65 indagati per traffico internazionale di sostanze dopanti - è del Nas e della Procura di Treviso.

Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un ampio servizio di Concetta Rizzo

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