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Canicattì, sfida a colpi di certificato penale tra i due candidati a sindaco

Campagna elettorale in vista del ballottaggio del 24 e 25 ottobre prossimi a Canicattì improntata all'esibizione del proprio certificato penale tra i due candidati sindaco Vincenzo Corbo e Cesare Sciabarrà.

A dare il via alla singolare disputa è stato ques’ultimo candidato sindaco sostenuto da una lista trasversalmente civica e da quelle di Fratelli d'Italia ed Onda che ha ipotizzato a carico dell'antagonista Vincenzo Corbo sostenuto da due liste civiche strapiene di esponenti partitici pendenze con la giustizia. Così Sciabarrà ha pubblicato da subito il proprio certificato del casellario giudiziale. A seguire Corbo che invece ha pubblicato il proprio certificato dei carichi pendenti. Il comportamento dei due esponenti politici ha provocato reazioni contrapposte nei cittadini.

Intanto è stato confermato che nessuno ha fatto ricorso ad ulteriori apparentamenti per il secondo turno ed entrambi hanno completato la lista dei sette assessori designati. Vincenzo Corbo ha nominato Vincenzo Sciabica, Lillo Ferrante Banera e Giuseppe Corsello mentre Cesare Sciabarrà ha aggiunto Daniela Marchese Ragona, Gero Drago e Barbara Cappucci confermando in giunta Totò Lentini dato in quota “Fratelli d’Italia” che però adesso non lo riconosce come proprio e l’avrebbe messo alla porta.

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