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Riprendono gli sbarchi a Lampedusa: su un peschereccio in ferro 686 migranti

Il barcone intercettato a 4 miglia dalla costa e scortato della guardia di finanza. Sull'isola inviata la nave quarantena Aurelia. Il sindaco Martello: «Con il mare calmo gli arrivi sono ricominciati»

Il peschereccio con oltre 500 migranti

Sono in tutto 686 i migranti sbarcati a Lampedusa su un peschereccio di 15 metri approdato ieri sera al molo commerciale. Le operazioni di sbarco, che comprendono un primo triage sanitario, si sono concluse poco prima dell’una di notte. Cinque sono stati portati al Poliambulatorio dell’isola perché stavano male.

Sono originari di Egitto, Ciad, Marocco, Siria, Bangladesh, Sudan, Nigeria, Etiopia e Senegal. Il peschereccio, intercettato dalle motovedette ad otto miglia dalla costa, è partito da Zuwara, Libia. Sono stati tutti portati all’hotspot dove, al momento, sono presenti 1.091 persone a fronte dei 250 posti disponibili.

«Dopo alcuni giorni di maltempo, con il mare calmo sono ripresi gli sbarchi», sottolinea il sindaco di Lampedusa Totò Martello, che ha seguito le operazioni di sbarco in porto degli oltre 600 migranti approdati sull'isola. «Il barcone - prosegue il sindaco - sembrerebbe arrivare dalla Libia. Sono in corso tutte le operazioni previste in questi casi, dalla prima assistenza ai controlli sanitari, alle procedure di identificazione. I migranti saranno accompagnati al centro di accoglienza e subito si dovrebbero avviare i trasferimenti sulle navi quarantena».

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