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L'INCHIESTA

Omicidio Lupo a Favara, un fermo ma nessun testimone: "Indagini in un clima di massima omertà"

Il presunto assassino di Salvatore Lupo, l'imprenditore ucciso il 15 agosto a Favara, è stato fermato dopo poco meno di un mese di indagini ma, come sottolineano gli investigatori, in un clima di omertà.

"Non ci sono stati testimoni, nonostante l'omicidio sia avvenuto nel tardo pomeriggio, all'interno di un esercizio commerciale del centro di Favara, e c'è stato il fuggi fuggi generale, nessuno ha testimoniato", ha detto il comandante provinciale dell'Arma di Agrigento, il colonnello Vittorio Stingo.

Già questa mattina, subito dopo il fermo di Giuseppe Barba ritenuto l'autore dell'omicidio dell'ex genero, il procuratore capo Luigi Patronaggio era tornato a ribadire che l'inchiesta s'è svolta senza la collaborazione di testimoni. Nelle ore, e nei giorni immediatamente successivi, è emerso infatti che nessuno aveva visto, né sentito nulla.

"Di contro - ha concluso il colonnello Stingo -, va però anche evidenziato che le dinamiche familiari, che hanno motivato l'omicidio premeditato, ci sono state fornite da cittadini di Favara che hanno senza dubbio collaborato in maniera significante a individuare il quadro investigativo suffragato poi dall'emissione del fermo della Procura".

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