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Anziano rapinato del bancomat ad Agrigento, dal conto prelevati 1.500 euro

Il borsellino, contenente il codice Pin, gli era stato sottratto giovedì da due sconosciuti nell’androne dell’edificio in cui abita

Hanno effettuato, utilizzando la carta bancomat e il codice Pin che vi era attaccato, tre prelievi da 500 euro ciascuno allo sportello automatico di distribuzione delle banconote. Ammonta, dunque, a 1.500 euro il denaro portato via, prima che il bancomat venisse bloccato, dai due presunti malviventi al pensionato di 88 anni residente in un palazzo della via Gioeni. I carabinieri, ieri, si stavano concentrando – per sviluppare rapidamente l’attività investigativa – sugli impianti di video sorveglianza dell’istituto bancario, nel centro della città dei Templi, dove i due hanno effettuato i prelievi.

È stato formalmente chiesto d’acquisire le registrazioni delle telecamere, con la speranza naturalmente di riuscire a dare un’identità ai due. Ma con il passare delle ore, sembra esserci qualcosa che non torna nel racconto denuncia formalizzato dall’anziano che, a quanto pare, non ricorderebbe con precisione come siano andati i fatti.

L’ottantenne – secondo quanto ha denunciato ai militari dell’Arma – ha riferito d’essere stato seguito lungo la via Gioeni e d’essere stato spinto all’interno dell’androne del suo palazzo dai due giovani che gli hanno tirato via il borsello dove appunto teneva il portafogli con qualche decina di euro, i documenti e la carta bancomat con assieme il codice pin. Ma dai filmati dell’impianto di videosorveglianza posto a presidio del palazzo, video che sono stati già acquisiti dai carabinieri della stazione di Agrigento, non emergerebbe che l’anziano sia stato spinto e poi, nell’androne del palazzo, «scippato» del borsello.

Non è escluso – ma non ci sono conferme istituzionali al riguardo – che i carabinieri possano anche tornare ad ascoltare l’anziano, magari per cercare di chiarire quelle che, ieri, sembravano delle incongruenze. Si tratta però, naturalmente, di una persona avanti con gli anni che, vero- similmente, è rimasta anche sotto choc per quanto gli è accaduto. La «chiave di volta» non potranno che essere i filmati degli impianti di video sorveglianza dell’istituto bancario dove i due - uno alto e magro e l’altro di media statura e corpulento – hanno effettuato i tre prelievi di denaro, subito dopo le 15,30 circa di giovedì. L’attività investigativa dei carabinieri prosegue, naturalmente, anche su altri «fronti». Qualora i due venissero identificati verranno ascoltati, magari appunto per cercare di far chiarezza, e rischiano, naturalmente, una denuncia alla Procura della Repubblica di Agrigento.

 

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