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Agrigento, festa in sordina per San Calogero ma la fede resta forte

Don Giuseppe Cumbo, neo vicario generale della Diocesi, ieri mattina ha officiato la messa solenne al Santuario

Ore 13: rullo di tamburi e scalinata che porta al Santuario gremita di fedeli. Il simulacro di San Calogero, però, ieri non è uscito. Rimasto «bloccato» in chiesa a causa delle restrizione anti-Covid. Niente processione e niente lancio del pane. I tradizionali festeggiamenti non ci sono stati. Ma l’atmosfera era quella di sempre.

I «tammurinara» si sono esibiti per oltre dieci minuti rendendo omaggio al compatrono della Città dei Templi e a tutti i presenti. Non sono mancati lunghi applausi e tradizionali invocazioni «chiamamu a cu nna aiuta: evviva San Calò», che hanno fatto eco fin dentro al tempio. Ai piedi della statua era un continuo arrivo di fedeli, ringraziamenti e preghiere.

La fede, la devozione e l’affetto degli agrigentini nei confronti del Santo Nero, non sono mancati nella giornata conclusiva della festa.

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