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Agrigento, migranti in fuga schiaffeggiati da un poliziotto: chiusa inchiesta

«Sei l’ospite e devi rispettare la legge, adesso schiaffeggiatevi a vicenda». Due migranti sarebbero stati umiliati e puniti così dopo un tentativo di fuga fallito dal centro di accoglienza dove erano stati posti in quarantena. Il pubblico ministero di Agrigento Cecilia Baravelli ha chiuso l’inchiesta a carico di un poliziotto, in servizio di vigilanza nella struttura, con l’accusa di «abuso dei mezzi di correzione».

L’ispettore Costantino Soglia, 58 anni, secondo quanto ipotizzato, dopo un tentativo di fuga di alcuni migranti avvenuto nei primi giorni di giugno dal centro di accoglienza di contrada Ciavolotta, nella città siciliana, avrebbe umiliato due di loro, nel frattempo bloccati, di cui uno minorenne, forse per dare una «lezione» agli altri. L’episodio, immortalato in un video, risale al 3 giugno dell’anno scorso.

I due ragazzi, secondo quanto si vede nel video, davanti a tutti gli altri ospiti della struttura, sarebbero stati costretti a schiaffeggiarsi reciprocamente. Il poliziotto, inoltre, avrebbe colpito con due schiaffi uno dei due, esortando l’altro a «fare l’uomo».

«E allora non uscire di qua», avrebbe detto successivamente di fronte alla smorfia di dolore di uno dei due migranti. La difesa del poliziotto, affidata all’avvocato Daniela Posante, avrà adesso venti giorni di tempo per provare ad evitare la richiesta di rinvio a giudizio chiedendo un interrogatorio del proprio assistito, sollecitando nuovi atti di indagine o presentando memorie difensive.

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