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Morte in corsia all'ospedale di Agrigento, primario di neurologia assolto

L'ospedale San Giovanni Di Dio di Agrigento

«Nessun elemento di responsabilità emerge per il primario di neurologia Rosa Maria Gaglio, che ha tenuto in reparto il paziente per soli 3 giorni attivando le giuste pratiche mediche necessarie a fronteggiare lo stato di malattia». Per le altre due posizioni - ovvero quelle del direttore sanitario dell’ospedale San Giovanni di Dio, Antonello Seminerio e del medico Giuseppe D’Anna del reparto di Medicina - è necessario un supplemento istruttorio «interpellando ulteriormente i consulenti del pm su alcune questioni di natura medico-legale.

Queste le decisioni del gip Francesco Provenzano sul caso della morte dell’ottantunenne Carmelo Cimino, deceduto sei anni fa, all’ospedale San Giovanni di Dio. La vicenda ha già portato a processo lo stesso Seminerio con l’accusa di omissione di atti di ufficio per la mancata sanificazione - obbligatoria per legge - dei locali ospedalieri. Per lo stesso Seminerio e gli altri due medici la Procura ha chiesto per due volte l’archiviazione ma i familiari, attraverso i loro legali, gli avvocati Daniela Ciancimino.

L'articolo completo nell'edizione di Trapani, Agrigento, Caltanissetta ed Enna del Giornale di Sicilia in edicola

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